Calendula, l’amica delle donne e della pelle

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Calendula, l’amica delle donne e della pelle

Calendula, l’amica delle donne e della pelle

La calendula, amica delle donne e della pelle, è un bellissimo fiore che si può facilmente ammirare nei nostri giardini, non è soltanto un ornamento dai colori screziati e festosi ma anche una pianta officinale utilizzata sin dall’antichità.

Pur originaria dell’Europa Meridionale, è quasi impossibile, data l’antichità dell’utilizzo comprendere quale popolo, per primo, ne scoprì i molteplici utilizzi per la bellezza e la salute.

Fa parte della famiglia delle asteracee ed è usato in medicina in Europa, Cina e India, fra i diversi luoghi nel mondo. Viene anche chiamata “calendula africana” ed è stata oggetto di diversi studi farmacologici.

Calendula, amica delle donne e della pelle: cosa contiene

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Infiniti studi chimici hanno sottolineato la presenza negli estratti di Calendula di varie classi di composti, il principale dei quali sono i triterpenici, i carotenoidi e altri antiossidanti naturali.

Le foglie contengono altri carotenoidi come la luteina (80%) la zeaxantina (5%) e il beta carotene.

Gli estratti di questa pianta e i composti puri isolati, hanno dimostrato di possedere molteplici attività farmacologiche come anti-HIV, citotossico, antinfiammatorio, epatoprotettivo, spasmolitico e spasmogenico, tra gli altri.
Proprio per le molteplici possibilità di utilizzo la Calendula, che si è dimostrata un’alleata della salute della pelle una vera amica nel trattamento dei disturbi femminili, ha conosciuto una crescente fortuna e la coltivazione si è moltiplicata.

Calendula, l’amica delle donne della pelle: usi domestici

Sono molte le formulazioni di estratti di Calendula in commercio, alcune adatte anche all’uso interno, che garantiscono concentrazione dei principi attivi e sicurezza d’uso.

Pomate, unguenti e oli essenziali sono utili per lenire ustioni minori come quelle solari, crampi e verruche, infiammazione degli occhi, per il trattamento del mal di gola e delle infiammazioni della bocca.

L’uso interno, in genere tramite the, è efficace in caso di gastrite, spasmi muscolari; può indurre le mestruazioni e diminuire la febbre.

Gli effetti più notevoli si osservano nel trattamento delle vene varicose, delle eruzioni cutanee provocate dai pannolini, nelle piaghe da decubito, nelle ragadi del seno e nell’atropia vaginale in menopausa.

In generale, come semplice crema di bellezza, aumenta l’idratazione della pelle e la rende più soda.

La calendula: un fitocomplesso ricco di elementi

Le caratteristiche eudermiche sono conferite alla Calendula dalla presenza nel suo fitocomplesso di olio essenziale, acidi grassi, acido salicilico, saponine, carotenoidi, tra cui la calendulina, triterpeni, pentaciclici, flavonoidi, polisaccardi e mucillagini. 

La Calendula è quindi una formidabile alleata per la bellezza e la salute della donna: rende ogni tipo di pelle più compatta, più luminosa e più levigata, perché interviene anche sulle piccole cicatrici.

Non solo: è efficace nei problemi quotidiani come le piccole scottature o irritazioni, per gli eritemi dei bambini, per affrettare la cicatrizzazione di tagli e piccole ferite. Un rimedio davvero tuttofare, in vendita a prezzi abbastanza contenuti.

Un segreto che viene dall’estero, svelato qui per la prima volta

In particolare, in Romania si vende una crema densa, ad altissimo concentrato di estratti di Calendula, del costo di pochi euro (3,5 per una confezione da 200 gr), ed efficacissima sulle piaghe da decubito, le irritazioni anali e le ragadi.

Se avete amici Romeni, chiedete loro di portarvi questo formidabile souvenir, diffusissimo e conosciutissimo in tutto il paese: non lo abbandonerete più.

Oleolito di calendula: come prepararlo in casa

È semplice ma occorre lavorare con precisione e attenzione. Si usano i fiori secchi, nella proporzione di 100 gr. di fiori e 500 ml. di olio di mandorle dolci.

I fiori di Calendula essiccati vanno posti a testa in giù in un vaso di vetro scuro con chiusura ermetica. Si riempie con l’olio di mandorle e si sigilla.

Si lascia macerare in luogo fresco e asciutto per 30 giorni poi si sola l’olio e lo si filtra in una garza sottile o una tela leggera, una o più volte, secondo la purezza che si vuole ottenere.

L’oleolito di Calendula così ottenuto va ancora una volta conservato in una bottiglia di vetro scuro a chiusura ermetica in luogo fresco e asciutto. Se ben conservato, dura un anno.



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