07 Gen Conserve invernali: per arance e limoni, le ricette Inglesi
Conserve invernali, per non intristirti ripensando all’estate, alle calde albicocche mature, rosata, che si aprono con uno schiocco delizioso e nelle quali affondare la bocca; o le pesche, al velluto profumato della buccia che copre un sapore unico, inconfondibile. Le pesche sono uno dei frutti dei quali il Mediterraneo conserva il privilegio, anche se l’albero di pesche è di origine cinese. Dalla terra di origine fu importato in Persia e, per mezzo delle vie commerciali, fino in Europa. Da qui, le ramificazioni coloniali dell’Impero Romano ne consentirono la divulgazione in tutto il Mediterraneo.
Negli altri Paesi arrivano in genere conservate o sono privilegio di negozi, e consumatori, privilegiati.
Nei paesi Sudamericani, il Mango viene avvicinato alla pesca (in spagnolo si chiama Melocoton) ma il sapore è molto diverso, più forte e speziato, e la somiglianza con la fragranza della pesca assai discutibile.
Anche in inverno, però, possiamo trasformare frutta e verdure in conserve deliziose.
Ne abbiamo scelto due, in arrivo dall’Inghilterra: la celebre marmellata d’arance inglese, immancabile sul tavolo della prima colazione britannica, e la lemon curd, una crema di limoni e uova da consumarsi così, sugli scones, per farcire torte o arricchire le cheese cake.
La ricetta della marmellata di arance è questa suggerita dal celebre Jamie Oliver ed è da considerarsi l’originale.
Veniamo alle ricette. Intanto, per le due preparazioni è indispensabile che arance e limoni siano non trattati, perché la buccia ne è componente essenziale. Bisogna quindi procurarsi arance con buccia abbastanza spessa (per esempio le Navel) e dei bei limoni sorrentini.
Conserve invernali: Marmellata di arance all’inglese
Ingredienti:
- 1,3 kg di arance Navel
- 2 limoni, solo succo
- 2,6 kg di zucchero per conserve o semolato
Preparazione
Mettere le arance intere e il succo di limone in una padella larga e coprire con 2 litri d’acqua. L a frutta deve essere completamente coperta.
Portare a ebollizione, coprire e cuocere a fuoco lento per circa 2 ore, o fino a quando la buccia può essere facilmente bucata con una forchetta.
Scaldare lo zucchero in forno, a temperatura molto bassa.
Scolare le arance e lasciarle raffreddare l finché non sono facili da maneggiare, quindi tagliarle a metà. Rimuovere tutti i semi e la parte centrale e aggiungerli al liquido nella padella
Portare a ebollizione per 6 minuti, quindi filtrare il liquido attraverso un setaccio in una ciotola e premere con forza la polpa con un cucchiaio di legno.
Versare nuovamente il liquido nella padella.
Prendere la buccia delle arance e, con un coltello affilato, ridurla prima a striscioline e poi a piccoli pezzi.
Aggiungere la buccia e lo zucchero caldo al liquido nella casseruola.
Mescolare a fuoco basso fino a quando tutto lo zucchero si sarà sciolto, 10 minuti circa, quindi portare a ebollizione e far bollire rapidamente per 15-25 minuti fino a raggiungere il punto di rassodamento
Togliere la padella dal fuoco e rimuovere la schiuma dalla superficie.
Lasciar riposare la marmellata nella padella per 20 minuti perché raffreddi un po’ poi passare il composto in barattoli sterilizzati, da sigillare accuratamente.
Lemon curd: una crema multiuso
Al contrario della marmellata d’arance, la Lemon Curd necessita di una piccola presentazione perché in Italia è poco conosciuto. Di origine inglese e risalente agli inizi del 1800, la vecchia ricetta era piuttosto letterale (curd significa cagliata) ed era semplicemente una cagliata, una sorta di ricotta, al limone. La ricetta odierna e piuttosto diversa e ancora una volta ci affidiamo a Jamie Oliver.
Ingredienti
- 3 cucchiai di maizena
- 50 g di zucchero semolato
- 3 limoni
- 50 g di burro
- 3 tuorli da uova biologiche
Preparazione
In una ciotola unire la maizena e lo zucchero semolato.
Misurare 275 ml di acqua fredda e aggiungere nella ciotola quel tanto che basta perché il composto sembri una pastella.
Grattugiare finemente la scorza di limone in una padella media, facendo attenzione a non grattare la pellicola bianca e amara.
Aggiungere il resto dell’acqua nella padella e riscaldare delicatamente a fuoco basso.
Spremere il succo di limone nella pasta di farina di mais, quindi versare il composto nella padella e mescolare bene per amalgamare.
Cuocere fino a quando il composto si è addensato, mescolando sempre per evitare i grumi.
Tagliare il burro a cubetti e incorporarli al composto, poi aggiungere i tuorli, uno alla volta.
Riscaldare a fuoco basso per circa un minuto, poi togliere dal fuoco e lasciar raffreddare. Trasferire nei soliti vasetti sterilizzati e sigillarli. La ricetta è per tre vasetti.
E per finire: Torta rovesciata alle arance
Un dessert leggero per non rinunciare al dolce ma alleggerirsi dopo le feste. La preparazione è facilissima.
Vi occorreranno: una tortiera a cerniera da 24/26 cm
- 2 arance con buccia non trattata
- 3 uova biologiche
- 200 gr zucchero
- 250 gr farina 00
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di lievito per dolci
Preparazione
Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale in una terrina finché il composto risulti liscio e ben amalgamato; setacciare farina e lievito e incorporarli lentamente alle uova sbattute e mescolare con cura, per evitare grumi.
Tagliare le arance a fette sottili e farle caramellare in padella con un po’ di zucchero.
Imburrare la tortiera e coprire il fondo con la carta forno. Deporvi ordinatamente le fette di arancia e, volendo, spolverare con lo zucchero di canna.
Coprire con l’impasto, cospargere la superficie con lo zucchero di canna e infornare a 180 gradi nel forno precedentemente preriscaldato per 35/40 minuti.
Lasciar raffreddare e rovesciare delicatamente la torta su un piatto da dolci.