Dieta mediterranea come lifestyle, Lo dice anche l’Unesco

Dieta mediterranea come lifestyle. Lo dice l’Unesco e lo confermano i moltissimi studi condotti sulle popolazioni che si affacciano sulle sponde del “mare nostrum”.

Se la dieta mediterranea è diventata patrimonio immateriale dell’Umanità, deve aver mostrato una somma di valori immateriali capaci di connotare uno stile di vita che potrebbe essere utile a tutti i paesi, una gastronomia e un buon mangiare che garantiscono buone condizioni di lavoro e longevità. Incominciamo dalla parola dieta: che solo recentemente, con la moda delle diete partita dagli anni Settanta, è diventata sinonimo di restrizione alimentare. In realtà, la parola dieta deriva dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita, «stile di vita», e comprende sicuramente rassicurazioni sull’uso di certi alimenti ma anche uno stile di vita. Il riferimento furono le comunità mediterranee italiane, greche, spagnole, portoghesi, marocchine e croate. Per la precisione Pollica, in Campania, Soria, in Spagna, Koroni, in Grecia, Chefchaouen, in Marocco, Tavira, in Portogallo, Agros, a Cipro e Brac ed Hvar, in Croazia. E l’Unesco, nel determinare la dieta mediterranea come stile di vita patrimonio dell’Umanità ha spiegato l’espressione dieta come “una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e soprattutto la condivisione e consumo di cibo”.

Dieta mediterranea come lifestyle, Scegliere i giusti alimenti

Quindi la gastronomia mediterranea, che possiamo chiamare dieta mediterranea, consiste in un’elevata assunzione di olio d’oliva, frutta, noci e semi oleosi, verdure e cereali; in una moderata assunzione di pesce e pollame; un basso apporto di prodotti lattiero-caseari, carni rosse, carni lavorate e dolci; vino sì, ma con moderazione, consumato con i pasti. E’ la cosiddetta piramide alimentare, nata spontaneamente dall’uso nei secoli dei popoli mediterranei e si basa sulla triade vino, olio, grano, base di un’alimentazione che, storicamente, è stata associata a una buona salute. Caratteristica di quest’alimentazione è di essere povera di grassi saturi (dal 7 all’8% dell’energia totale), con un grasso totale che varia dal 25 al 35%. In particolare, studi su Creta e gran parte della Grecia e dell’Italia meridionale nei primi anni ’60 hanno dimostrato che l’aspettativa di vita degli adulti era tra le più alte al mondo e i tassi di malattie coronariche, alcuni tumori e altre malattie croniche legate all’alimentazione erano tra le più basse. Il lavoro dei campi, le laboriose attività di preparazione dei cibi, hanno portato a uno stile di vita che includeva una regolare attività fisica ed era associato a bassi tassi di obesità.

La piramide alimentare amica dell’ambiente

La piramide alimentare della salute per corpo e ambiente

Come si può notare dall’immagine sopra, la base della piramide dieta mediterranea corrisponde alla cima della piramide dei cibi sostenibili: in sostanza, ciò che fa bene alla salute fa bene all’ambiente. Ma, oltre all’alimentazione, la Dieta Mediterranea precede anche uno stile di vita attivo, quindi una ragionevole quantità di moto, ogni giorno (una mezz’ora di camminata a passo veloce è abbordabile a tutte le età), ed esclude, ovviamente, l’abuso di alcolici (non citiamo nemmeno i superalcolici) e il fumo.

In sostanza, con molta semplicità, i cibi della nostra tradizione, che oggi ci deliziano, quelli che consumiamo ogni giorno, la pasta, le ottime frutta e verdura di stagione, l’olio d’oliva, la frutta a guscio, i semi oleosi, cari ai nostri nonni, sono anche quelli che ci garantiscono la prevenzione rispetto al rischio cardiovascolare e il modello dietetico più probabile per fornire protezione contro le malattie coronariche. Quello che amiamo, ci fa anche bene. Resta solo di farsi venire la voglia di passeggiare, in fondo che ci vuole? La spesa, il cagnolino da portare a passeggio, un po’ di shopping, raggiungere l’ufficio con mezzi pubblici e scendere due fermate prima. E basta con le sigarette. Non sembra difficile salvarsi la vita.



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