20 Mag Frittelle con fiori di acacia e di sambuco, e un pesto che “pizzica”: è primavera
Frittelle con fiori di acacia e di sambuco, e un pesto che “pizzica”: è primavera
Frittelle con fiori di acacia e di sambuco: portare in cucina il profumo della primavera. È quell’odore di fiori che dà l’impressione di ritornare a casa. Sono ovunque, nei viali dei piccoli borghi, dei viali cittadini, dei parchi, del modesto orto domestico. Hanno un profumo familiare, dolce m non nauseanti, è un profumo aereo che viene portato dal vento, che non stordisce ma ci ricorda che finalmente è arrivata la primavera.
I magnifici alberi di sambuco e di acacia che fanno parte del verde più quotidiano, in primavera si arricchiscono di grappoli bianchi bellissimi, autentici mazzi di stelline. IL Sambuco è famoso da sempre e, anzi, gli vengono attribuite proprietà magiche: di che legno è fatta la bacchetta di Harry Potter? Esatto.
Sambuco proprietà: dai fiori si produce un decotto che favorisce la sudorazione, quindi l’eliminazione di tossine e anche l’abbassamento della febbre in caso di influenza. La tisana allevia anche tosse e raffreddore, lenisce il bruciore delle scottature e gli occhi infiammati.
Acacia proprietà: i fiori d’acacia sono ancora più belli, leggermente pendenti, simili a quelli del caprifoglio, hanno anch’essi molte proprietà benefiche. Esercitano infatti un’azione astringente, antisettica e antinfiammatoria, favoriscono il rilassamento e combattono il mal di testa da stress. problemi di gonfiori addominali potrebbe aiutarti berne un infuso dopo i pasti e in particolare la sera. Sembra inoltre che possano favorire il rilassamento e contrastare l’insorgere del mal di testa da stress.
Questi pomposi ciuffi profumati, che rallegrano le nostre passeggiate per poi trasformarsi in un magico tappeto bianco che pare coprire completamente le strade, non sono solo una gioia per gli occhi ma sono anche commestibili e deliziosi. In Piemonte, nella giusta stagione, i fiori di acacia e di sambuco si trasformano in deliziose frittelle salate, da abbinare a una golosità del sapore robusto, come un bel salame stagionato, un insieme davvero raffinato e inusuale e che, normalmente riempie di stupore pima, di delizia poi, gli ospiti.
Per una merenda pomeridiana, le frittelle possono essere dolci e vostra figlia e le sue amichette potranno sentirsi autentiche fate mangiatrici di fiori.
La ricetta dei fritti di fiori di sambuco e acacia
Ciuffi di fiori di acacia e di sambuco: abbastanza per consentire ai commensali di fare il bis e il tris.
Raccoglieteli quindi freschissimi e cucinateli subito. Vanno lavati delicatamente e ben asciugati
Per la pastella:
Farina 200 gr
Birra 250/300 gr
Sale q.b.
In una ciotola, setacciare la farina, la birra freddissima e l’olio poi, e con lo sbattitore elettrico, amalgamare bene il tutto. Attenzione che la pastella non sia troppo liquida, altrimenti non terrà, né troppo densa, altrimenti resterà troppo spessa.
Tenendoli per la base, passare rapidamente i ciuffi di fiori, sgrondare l’eccesso e mettere in una padella con olio ben caldo. Ricordate che per un fritto leggero l’olio deve essere abbondante (circa due centimetri), addirittura c’è chi frigge in un pentolino, e i fiori devono essere aggiunti poco per volta, per non abbassare la temperatura dell’olio, che renderebbe i fritti untuosi e mollicci.
Sarebbe bene servirli in tavola via via che sono cotti, ancora caldissimi, spolverati di sale quanto basta.
Una chicca pungente: ortiche in cucina
Basta spazzare via con un bastone o sradicare le ortiche dei nostri giardini. Discipliniamole, piuttosto, regalando loro un bel quadrato di terra dove crescere rigogliose.
Le nostre amiche ortiche, infatti, anche se un po’ fastidiose per quella loro proprietà urticante e la caratteristica di toccarci sempre nei punti del corpo scoperti, sono non soltanto un cibo sanissimo ma delizioso. Il Convento di Trino presenta in anteprima un rustico ma raffinatissimo pesto di ortiche: una squisitezza…
Ingredienti
50 gr di foglie d’ortica (raccoglietele con i guanti)
1 cucchiaio da minestra di grana grattugiato
1 cucchiaio da minestra di pecorino
50 gr pinoli
Olio evo q.b.
Sale q.b.
Procedimento (semplicissimo)
Sbollentare le foglie d’ortica. Strizzarle, metterle nel mixer con gli altri ingredienti aggiungendo l’olio a filo sino a raggiungere la densità desiderata. Assaggiatelo con le tradizionali trenette, con gli gnocchi o con le linguine.