16 Set Ortensie il regalo dell’estate
Le ortensie ( hydrangea hortensis) sono certamente fra le più belle piante da giardino, adatte peraltro anche a essere coltivata in vaso sui balconi e sulle terrazze.
E’ una pianta molto decorativa grazie alle grandi, compatte infiorescenze che vanno dal bianco puro al rosa, dal viola al blu, al rosso mattone e grazie alle foglie di un bel verde chiaro.
Descrivere con ricchezza di particolari l’ortensia è inutile tanto questa pianta è nota e apprezzata, anche perché si sviluppa benissimo dovunque trovi un terreno adatto, acido, senza calcio e sufficientemente umido: il sole non reca danno alle ortensie, purché il terreno sia fornito di un sufficiente grado di umidità. Se invece il terreno è sciolto, sabbioso è piuttosto asciutto e il clima è caldo, è preferibile metterle le ortensie a mezz’ombra, al riparo dei rami di qualche albero oppure sotto una stuoia di cannicciato.
Ortensie: come si moltiplicano
Se alla fine dell’inverno tagliate qualche porzione di ramo già lignificato e lo piantate in terra, in modo che due gemme stiano fuori e due sotto terra, potete essere sicuri che nella parte sotterranea si svilupperanno buone radici e dalla parte superiore usciranno nuovi fusti.
I professionisti usano invece il sistema cosiddetto della “talea erbacee”, che consiste nel far radicare in sabbia, in una serra, l’ultima porzione erbacea dei nuovi germogli, della lunghezza di 5 o 10 centimetri. Queste talee erbacee, fatte alla fine dell’inverno, radicano subito e danno, a un anno di distanza, le belle piantine a due o tre fiori ciascuna che si comprano poi nei vivai.
La nuova pianta ottenuta con la talea va messa in vaso con terra adatta, cioè acida e priva di calcio, e posta per un po’ in un ambiente ombreggiato.
Come si curano le nuove piante
Passato il periodo critico dell’attecchimento in vaso, si possono mettere le piante anche al sole, purché ci si ricordi di annaffiarle molto spesso, specialmente durante la stagione estiva. Basta che una sola volta la terra del vaso asciughi troppo perché la vita della pianta sia compromessa: incominciano a seccare gli orli delle foglie, che finiscono per cadere, e tutta la pianta si intristisce.
L’acqua di innaffiamento non dovrebbe contenere sali, soprattutto dovrebbe essere priva di calcio, perché questo elemento è un veleno per l’ortensia e ne fa diventare gialle le foglie.
Se vi è possibile, innaffiate le ortensie con acqua piovana: è la migliore.
Durante tutto il periodo vegetativo bisogna aiutare le nuove piante per favorirne lo sviluppo.
Una volta la settimana, potrà essere sciolto nell’acqua di innaffiamento un po’ di concime minerale possibilmente completo di azoto, fosforo e potassio nella dose di 2 grammi per ogni litro d’acqua. I vasi vanno innaffiati con questo concime liquido quando la terra è bagnata: bisogna quindi provvedere a una distribuzione di acqua pura prima di passare il concime.
In autunno le giovani piante avranno già preparati, nelle gemme estreme dei fusti, i fiori per la primavera successiva.
Ortensie, come si curano le vecchie piante
Le piante vecchie, in terra o in vaso, vanno coltivate con gli stessi sistemi. Si raccomanda, però, di cambiare ogni anno la terra dei vasi: se i recipienti sono molto grandi potete cambiare solo lo strato superficiale, allo scopo di togliere il calcio che può essersi depositato con le annaffiature.
Il problema più interessante relativo alle piante vecchie è quello della potatura, insomma, potare o non potare le ortensie? E se si deve potare, come farlo?
Vediamo un po’ di chiarirci le idee in proposito. Osservando un fusto legnoso di un anno di età, si può vedere che ai lati di ogni foglia si sono formate due gemme, gemme sottili appuntite, oppure gemme panciute rotonde: le sottili danno soltanto rami e foglie, le rotonde invece hanno già preparato nell’interno il fiore. Con questa semplice conoscenza la potatura diventerà un gioco: basterà tagliare i rami vecchi, che hanno già dato la loro fioritura, subito sopra una di queste gemme grosse, per essere sicuri di ottenere bellissimi fiori anche dalla nuova vegetazione.
Come ottenere le ortensie blu
Sembra che ottenere dei bei fiori di colore blu sia il sogno di tutti coloro che prediligono questa pianta. Ecco come fare.
E’ innanzitutto necessario notare che il colore delle ortensie delle varietà rosa chiaro è determinato dal ph del suolo, vale a dire dalla sua maggiore o minore alcalinità, nonché dalla presenza di determinati Sali di alluminio.
Quando l’acidità del suolo è piuttosto netta, fra il 5 e il 6, in assenza di calcare e consistenza argillosa del terreno, i fiori delle ortensie di varietà rosa diventano automaticamente da celesti a blu scuro mentre quelli della varietà rossa prendono una tinta violacea.
Se invece il ph è uguale o superiore a 7, i fiori restano rosa o rossi. Ecco quindi che la natura del suolo è fondamentale non solo per una crescita rigogliosa ma anche per ottenere quelle magnifiche sfumature che decorano magicamente giardini e terrazzi.