07 Apr Pasqua, le uova decorate della tradizione ortodossa
Con l’arrivo in Italia di molte culture dell’Est Europa, abbiamo la possibilità di vedere e assaggiare cibi tradizionali di altri paesi e anche di osservare le più svariate tradizioni.
La Pasqua ortodossa, in particolare, è particolarmente suggestiva e prevede riti molto più complessi di quelli della Pasqua cattolica.
Bisogna innanzitutto sapere che La Pasqua Cattolica e quella Ortodossa non si svolgono nello stesso giorno e vi potrebbe capitare di augurare la Buona Pasqua e sentirvi rispondere che la Pasqua cade una settimana dopo.
La Pasqua fu istituita dal primo Concilio Ecumenico (Nicea) nel 325 d.c. e si terrebbe la prima domenica che cade dopo il primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera. La differenza di date è dovuta al fatto che la Chiesa Ortodossa è rimasta fedele alla Pasqua Ebraica mentre la Chiesa Cattolica non lo ha ritenuto necessario. Inoltre, la Chiesa Cattolica passò al calendario gregoriano nel 1582 mentre la Chiesa Ortodossa rimase al più antico calendario Giuliano.
Per esempio, quest’anno, per noi la Pasqua cade il 17 aprile mentre quella Ortodossa cade il 24 aprile.
Come anche in Italia, le tradizioni variano moltissimo da paese a paese e anche da regione a regione, dove, se vengono mantenute le basi delle celebrazioni, molti riti e alcuni fenomeni di folclore locale sono molto diversi. Tuttavia, una tradizione presente in tutto il mondo ortodosso è quello delle uova dipinte.
Chiunque frequenti cristiani ortodossi avrà avuto modo di vedere le grandi ceste di uova decorate spesso con straordinaria maestria e resterà stupito non solo dalla quantità di uova che una famiglia può decorare in pochi giorni ma anche dall’abilità persino dei più piccoli. Certamente, si possono usare anche decalcomanie e stencil eppure gli Ortodossi, che imparano sino dalla più tenera età, sono dei veri maestri del decoro. La grande quantità di uova preparate la dice lunga su quanto, a Pasqua, sono importanti le relazioni all’interno della comunità e su quali sono i doveri di ospitalità.L’uovo è, naturalmente, simbolo di rinascita e donarlo significa augurare buona fortuna e salute, ma non è solo questo.
Bulgaria, l’Uovo della Madonna
In Bulgaria, la Pasqua sviene chiamata Velikden”, “Grande giorno” e, come suggerisce il nome, è una delle festività più significative del calendario bulgaro. Bisogna anzi ricordare che nella tradizione ortodossa la Pasqua è un giorno molto più importante del Natale. Per ritornare alla Bulgaria, come nella maggior parte dei paesi, le uova sono dipinte in diversi colori. Questo rituale famigliare, divertente e impegnativo, si svolge il giovedì, il giorno prima del Venerdì Santo, o il sabato successivo. Il primo uovo dell’anno deve essere dipinto di rosso (è l’uovo della Madonna). La donna più anziana della famiglia lo utilizza per disegnare una croce sulla fronte di ogni membro della famiglia come augurio di salute. Questo primo uovo verrà conservato fino all’anno successivo, quando sarà aperto e utilizzato per la predizione del futuro a giudicare dal colore e dalle condizioni del tuorlo.
Le altre uova entrano in campo dopo la funzione della domenica, quando si svolge il tradizionale crack: la persona che tiene l’ultimo uovo, l’uovo vincente, l’uovo che non si rompe, avrà un anno pieno di fortuna e di salute.
Macedonia, l’uovo dell’alba
In Macedonia le massaie tingono tre uova di rosso (il colore del sangue di Gesù) nel giorno di Giovedì Santo. La prima viene dipinta prima dell’alba perché si ritiene che durerà un anno intero se non vede il sole e viene posta vicino ad una finestra dove possa ricevere solo le prime luci del nuovo giorno, simbolo della luce di Cristo. Il secondo uovo viene offerto al capofamiglia mentre il terzo è per la pace e la salute dell’intero gruppo famigliare. Dopo la Pasqua, il primo uovo viene posto in casa, vicino ad un’icona religiosa, e conservato per la buona salute e la fortuna.
La tradizione delle uova color rosso, che è la più antica, deriva da alcuni racconti biblici. Uno dei più famosi racconta che quando Maria Maddalena si presentò all’imperatore Tiberio per annunciargli la risurrezione di Cristo tenendo in mano un uovo e l’imperatore le rispose che era probabile che Cristo fosse risorto quanto che l’uovo che la Maddalena teneva in mano diventasse rosso: naturalmente, l’uovo diventò immediatamente rosso.
Anche in Macedonia il cracking delle uova è una tradizione consolidatissima.
Romania: gli artisti della decorazione
In Romania le tradizioni pasquali variano notevolmente da regione a regione. L’usanza più nota è dipingere le uova di Pasqua il Giovedì Santo. Si dice che Maria Maddalena visitò Gesù mentre era sulla croce e, piangendo, depose ai suoi piedi un cesto pieno di uova. Il sangue di Gesù cadde sulle uova, facendole diventare rosse, motivo per cui il rosso è il colore più popolare per le uova di Pasqua. Oggigiorno sono ampiamente utilizzati anche altri colori, come il giallo, il verde, il blu o il nero.In Bucovina esiste uno speciale tecnica di decorazione delle uova che prevede l’uso della cera d’api e l’immersione in colori successivi: è un procedimento estremamente difficile e dà origine a dei veri e propri capolavori che possono avere anche un costo molto elevato.
Specialmente in Romania, ma non solo, la tradizione delle uova decorate è assurta ad una vera e propria forma di raffinato artigianato ed esistono molti musei che conservano le realizzazioni più prestigiose, per esempio quello di Vama, in Bucovina. Un altro importante museo per questo artigianato tradizionale si trova in Ucraina: e il Pysanka Museum, o Museo dell’Uovo di Pasqua, a Kolomyja, Oblast’ di Ivano-Frankivs’k.
Fonte: Institute Greater Europe